Risultati a un anno: l’embolizzazione del fibroma uterino rimane sicura ed efficace

Solo negli Stati Uniti, circa 26 milioni di donne di età compresa tra 15 e 50 anni hanno fibromi uterini. Di queste donne, 15 milioni è probabile che abbiano sintomi e problemi di salute correlati ai fibromi, molti dei quali necessitano di cure. Per fortuna, esiste un’ampia gamma di opzioni, inclusi approcci minimamente invasivi, come l’embolizzazione del fibroma uterino (uf).

A differenza della chirurgia, come l'isterectomia o la miomectomia, il uf procedura non richiede altro che una piccola tacca nel polso o nella zona inguinale. Un medico chiamato radiologo interventista inserisce un tubo sottile chiamato catetere e lo guida nelle arterie uterine. Piccole particelle chiamate emboliche vengono quindi erogate attraverso il catetere per bloccare il flusso del sangue ai fibromi. Una volta privati ​​del sangue, i fibromi iniziano a ridursi, alleviando i sintomi, come periodi abbondanti, dolore pelvico e frequenza urinaria.

A recente studio pubblicato nella Giornale di Medicina Personalizzata valutato i risultati clinici e radiologici dopo uf in 62 donne in premenopausa con fibromi sintomatici. Tutte le donne sono state sottoposte a imaging dei fibromi (MRI o ecografia transvaginale) prima della procedura e poi di nuovo al follow-up a un anno.

Al follow-up, la dimensione media del diametro del fibroma era significativamente ridotta (42.6% ± 21.6%). Ci sono stati anche eccellenti miglioramenti sia nei sintomi che nella qualità della vita, nonostante le differenze nella dimensione e nel numero dei fibromi. Non sono state segnalate complicazioni maggiori.

I ricercatori hanno concluso: “Il presente studio conferma la sicurezza e l’efficacia di (uf) nel trattamento dei fibromi sintomatici nelle donne in pre-menopausa senza desiderio di concepire”.

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